domenica 30 dicembre 2012

Personalità

     Essendo provvisto di numerose personalità, non posso certo rimproverare al mio prossimo di averne a propria volta. Anche qualche mese fa, nel momento di uno scontro violentissimo, che ha segnato la fine di un'amicizia, non ho mancato comunque di tendere una mano, perché trovo incomprensibile, prima ancora che brutto, rassegnarsi senza combattere a diventare nulla, se si è stati qualcosa. Purtroppo il mio tentativo non ha trovato riscontro, ma non me ne pento, non mi sento sminuito se, nel momento della massima difficoltà e degli addii, ho cercato comunque un dialogo, una forma di saluto, di commiato.
       Anche oggi, a distanza di mesi, non mi sento sminuito per questo: sapevo bene che era necessario troncare un rapporto che non aveva più alcun senso di esistere, a nessun livello, per mancanza di definizione e identità, ma avrei preferito farlo diversamente, con un minimo di dialogo. Non è stato possibile, non ho trovato rispondenza. Ma non mi sono mai sentito nemico. Solo estraneo, smarrito, tradito. Per me, un saluto era possibile, e l'ho anche dato. Poi ovviamente ho guardato avanti. Ma per me, come sempre, quello che ho fatto era tutto vero, mentre, per i modi e i tempi che sono stati utilizzati a mio carico, quello che ho vissuto è parso - e pare più che mai, giorno dopo giorno - tutto falso. O forse mi sono interfacciato, per un certo periodo, con un certo aspetto di un'altra personalità multiforme, e poi sono stato trasferito a un aspetto diverso, con conseguenze devastanti.
      La vita è strana, ma talvolta anche interessante. Sotto il profilo psicologico, questa esperienza è stata davvero significativa, e mi ha insegnato molto. In particolare, mi ha insegnato tantissimo, e tuttora m'insegna, sui disastri che scaturiscono dalla mancanza di comunicazione. Proprio aver cercato il dialogo, sempre e comunque, fino all'ultimo, mi mantiene la coscienza serena. Ho fatto di tutto e di più. Questo non mi ha evitato di finire in un cassonetto, ma non posso dire di averlo cercato e tanto meno pensare di essermelo meritato. Ho fatto quello che ho potuto e dovuto, per quanto era in mio potere, e lo rifarei. Tutto il resto non dipendeva, e non è dipeso, da me.

                                                                           Piero Visani

Nessun commento:

Posta un commento