sabato 26 gennaio 2013

Io camminerò

       Una delle caratteristiche più peculiari del "soldato esistenziale", quale io penso di essere, è che bisogna andare sempre avanti, comunque e dovunque. Come il capitano Alatriste, il protagonista dei romanzi di Arturo Pérez-Reverte, ho perso la speranza - qualsiasi forma di speranza - da tempo. Tuttavia, non ho mai perso la tenacia, la perseveranza, il senso del dovere, la volontà e addirittura il desiderio di andare fino in fondo. So che tutto intorno a me sta crollando o è addirittura crollato, ma non sono crollato io, e non crollerò. C'è un'estetica dell'esistenza, da difendere, e si combatte per quella, solo per quella.
       Non sono attese vittorie, riscatti, redenzioni. Si sa bene, fin troppo bene, che tutto è perduto, ma occorre fare quello che ci è stato insegnato a fare, e occorre farlo con dignità.
       Le tentazioni che questa esistenza ci offre sono tante e, di norma, sono alquanto allettanti. Ma il "soldato esistenziale" ha un obbligo d'onore, quello di essere fedele a se stesso, e sa che lo deve assolvere. Non ci sono "domani che cantano" che lo attendono. C'è solo un "presente che piange", e lo si affronta con serenità, badando a rispettare l'immagine che si ha e si dà di sé, e a salvaguardare l'onore. Ho dato tutto quello che sapevo e potevo dare. Se non è bastato, non ne sono certo lieto, ma il mio onore è salvo. Si è giocato troppo a lungo con esso e forse si è addirittura pensato che potesse essere oggetto di una qualche transazione. Non è stato così. Il mio onore e la mia dignità non sono negoziabili. Ne ho pagato un prezzo molto elevato, ma sono contento di me stesso. Magari NON sarò ricordato, ma certo non sarò ricordato come una persona ordinaria. E' giusto che su di me cali il più assoluto silenzio, una volta che ci si è resi conto che i miei valori e i miei principi non sono mediabili. Infatti non lo sono. Nella lista degli uomini malleabili, di quelli da trasformare in marionette, cui far fare ciò che si desidera, io non ci sono e non ci sarò. Non sarò protagonista di feste, serate tra amici, pranzi e cene, lieti incontri fatti di niente. Sono, sarò e resterò una persona vera. Poco o punto apprezzata, o addirittura derisa, vilipesa, messa al bando. Pazienza. La difesa dell'identità ha un costo, da sempre.

                                                           Piero Visani

Nessun commento:

Posta un commento