domenica 3 marzo 2013

L'aveu

      Un po' di tempo fa, una cara amica mi confessò che molti uomini, con cui era uscita in varie epoche della sua vita, avevano dimostrato un grande interesse iniziale per lei - e la cosa certo non mi sorprese, visto che si trattava di una donna molto bella, charmante e di grande classe - ma poi tendevano rapidamente a scomparire.
       Mi misi a riflettere sulla cosa, visto che sono da sempre attento al minimo indizio comunicativo. Innanzi tutto, perché me lo aveva detto? Non giovava alla sua immagine, tanto più che palesemente le piaceva essere seduttiva. In secondo luogo, perché questi uomini tendevano a comportarsi così e, nei rari casi in cui avevo incontrato insieme a lei qualcuno che poteva avere un retroterra del genere, non parevano entusiasti di avere a che fare con lei (e viceversa...)?
       La risposta è venuta dai fatti, dallo sviluppo della mia stessa relazione con questa amica: la signora in questione è una che si ferma dove ha cominciato. Non va avanti di un metro, in nessuna direzione. Ovvio che gli uomini che si sono interessati a lei tendano a scomparire, e a non rifarsi mai più vivi. A che pro? Sviluppi relazionali, pochi; sesso niente. Cosa rimane? Dialogo? Ho provato a dialogare. Sono stato ritenuto noioso. E allora?E allora si finisce per prendere atto che nulla c'è, e nulla ci può essere, e si lascia la signora in questione andare a fare la seduttiva con qualcun altro. Resta il dubbio che, quando si chiedeva perché gli uomini si interessassero inizialmente a lei, e poi non più, stesse prendendo in giro. Non l'ha ancora capito, o l'ha capito fin troppo bene? E ci marcia, come dicono a Roma?
       Per parte mia, posso vantare uno sforzo in più, quello di aver cercato di seguirla nelle sue contorsioni, per autentico affetto, per mio personale attaccamento ai caratteri balzani, per grande simpatia personale, perché amo le "cavalle pazze". Risultato: pedatone nelle terga, ben mirato. E allora, bon voyage...

                                                                 Piero Visani

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