domenica 9 giugno 2013

10 Giugno 1940

      Per quanto possa apparire assurdo, mio padre e mia padre si sposarono proprio il 10 giugno 1940, ad Aosta. Mio padre, nato nel 1912, aveva 28 anni; mia madre solo 18, essendo nata nel dicembre 1921.
      Si sapeva che quella sera, alle 18, se ricordo bene, il Duce avrebbe tenuto un importante discorso alla nazione e, visto che l'Europa era in guerra già dal 1° settembre 1939, si poteva ipotizzare che l'Italia, dopo il periodo della "non belligenanza", avesse deciso di entrarvi.
      Ma mio padre e mia madre avevano già fissato quella data da tempo, e probabilmente alla guerra neppure pensavano, vinti da un'amore travolgente che in mio padre, ad onta delle sue numerose "scappatelle", fu sempre forte, fino alla fine dei suoi giorni, mentre in mia madre - carattere assai diverso e che ora veleggia felicemente verso i 92 anni - assunse probabilmente forme diverse, più distaccate.

       Mi ha sempre fatto sorridere pensare che quel pomeriggio i due sposini abbiano acceso la radio e abbiano sentito Mussolini pronunciare le fatidiche parole: "Un'ora, segnata dal destino, batte nel cielo della nostra patria. L'ora delle decisioni irrevocabili. La dichiarazione di guerra è già stata consegnata agli ambasciatori di Gran Bretagna e di Francia. Scendiamo in campo contro le democrazie plutocratiche e reazionarie dell'Occidente, che, in ogni tempo, hanno ostacolato la marcia, e spesso insidiato l'esistenza medesima del popolo italiano".

       Così come mi ha sempre fatto sorridere pensare di essere nato il 25 luglio 1950, alle 19.26 di sera, praticamente a sette anni esatti dalla defenestrazione di Mussolini ad opera del Gran Consiglio del Fascismo e dal suo arresto per decisione di re Vittorio Emanuele III.

        Diventato più grandicello, avendo manifestato simpatia per un certo orientamento ideologico, ho sempre pensato che la mia data di nascita esprimesse continuità, continuità ideale. Ora ovviamente non ci credo più, ma credo fermamente nella non causalità di date, nomi, situazioni, persone. Credo che "tutto si tenga". Talvolta provo autentico orrore nel notare la superficialità delle persone di fronte a indicazioni numeriche o temporali straordinariamente precise. Ma naturalmente non posso pretendere che la pensino come me. Mi limito a prenderne atto.

         Stasera, poi, mi sento in completo fermento. Domani ricorderò a mia madre che è il suo 73° anniversario di matrimonio. Quanto a me, mi rimetterò in cammino con rinnovata e direi rabbiosa lena, gettandomi definitivamente alle spalle un cattivo passato. Voglio ritornare a vivere, con l'intensità febbricitante che mi è propria. In questi mesi ho vissuto soprattutto come scrittore. Ora voglio ritornate a vivere a tutto tondo. Per prendere ispirazione, mi sono comprato la quinta serie di "Californication"... Hank Moody, scansati, arrivo io...!

 

                           Piero Visani

        

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