domenica 8 giugno 2014

Mi piace pensare

       Mi piace pensare di aver profuso tutto me stesso nelle varie cose che ho fatto nel corso della mia vita.
       Mi piace pensare di aver profuso anche di più di tutto me stesso nelle non molte relazioni che ho intentato, o cercato di intentare, nel corso della mia vita.
       Mi spiace pensare che poche persone mi hanno compreso, soprattutto quelle con le quali mi sono speso in maniera totale, assoluta, coinvolgente e totalizzante.
       Mi spiace pensare che nessuna di queste persone si sia mai degnata di spiegarmi che cosa di me non le andasse bene, se non che in forma inutilmente dura e tranchant. Mi sarei tolto ugualmente di torno, non intendo sopravvivere nella quotidianità di qualcuno a dispetto dei santi, o come persona non grata, o come ospite imbarazzante, o come soggetto residuale o come "amico".
       Ringrazio chi mi ha ucciso simbolicamente, perché in definitiva è stato giusto darmi la sorte che evidentemente per loro mi meritavo.
       Mi piace pensare che, con meno manfrine e attenzioni interessate, i rapporti umani sarebbero più semplici, meno falsi, più veri.
         Mi piace pensare di essere stato pesantemente manipolato, per finalità varie, ed essere riuscito a salvarmi, ad andare oltre, a salvaguardare e confermare la mia identità.
       Mi piace pensare di aver sempre reso, talvolta con gli interessi, le "piacevolezze" di cui sono stato oggetto.
       Mi piace pensare che, salvaguardando la mia dignità e il mio onore, ho infine trovato persone vere. Ne avevo molto bisogno.
       Mi piace pensare che ho ripreso fiducia nella vita e che sono arrivato dove sono arrivato senza mai diventare quello che avrebbero voluto che diventassi. Sono sempre Piero Visani e, se ora ho capito che a qualcuno posso anche fare ribrezzo, beh ora ho pure capito che per me è un onore, essere così,  vale a dire ispirare "ribrezzo borghese". Confondere un lupo per un barboncino da salotto è simpatico, ma tanto superficiale... E le "liste di attesa", quelle poi, sono così cheap... Io le relazioni interpersonali non le subisco, le dirigo.

                                          Piero Visani

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