martedì 12 agosto 2014

Oggetto di interesse... per interesse

       Quando subisci la sorte di essere oggetto di interesse... per interesse, cioè perché sei o diventi funzionale a qualche disegno, le tue sorti hanno in genere un andamento molto prevedibile: ascesa rapidissima, celere conquista di una posizione di vertice, che mantieni finché servi o sei servito. Poi arriva il benservito, inevitabilmente, e crolli a picco, e dopo un po' non esisti proprio più.
       Se sei una persona onesta e sincera, ci rimani un po' più male della media, ma poi ti ci abitui e ti viene pure da sorridere, perché, superata la stizza, ti chiedi se davvero hai perso qualcosa e la risposta è obbligata e molto confortante: no, non hai perso niente. Ti sei liberato solo di una presa in giro.
       L'esperienza ti insegna che la vita ti presenta situazioni molto diverse e tutte, in vari modi, possono esserti utili. La sudden death è tipica dei giochi più sporchi e magari avresti anche potuto evitarla, ma è bello giocarsi le partite fino in fondo, così non ti rimangono rimpianti. 
       In particolare, un dato ti rimane ben infisso nella mente: non è che prima fossi il migliore degli uomini e dopo il peggiore. Era tutta una farsa a sceneggiatura già scritta e lo storyboard quello prevedeva, e non altro.
       Per tua fortuna, non sei un autore di genere, un caratterista costretto a scrivere e a reinterpretare ad infinito la medesima storia, fino ad esaurimento (anagrafico) del ruolo. Sei un autore di storie sempre nuove e, se in qualche raccontino ti è capitato di occuparti di donne false (i personaggi fasulli non possono mancare, nella vita di un autore, talvolta anche solo per un po' di stanchezza nella scrittura...), nel mainstream della tua produzione letteraria cerchi ovviamente - e trovi - molto di meglio.

                                       Piero Visani

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