martedì 10 marzo 2015

La fine

       I numeri, anche quando manipolati, sono sempre severi con il governo Renzi: produzione industriale a picco, tassazione in crescita, "cani da guardia" molto attivi nel fare il loro sporco mestiere per proteggerlo dall'"amore" popolare a Treviso...
      Niente di nuovo sotto il sole: cronaca di una morte annunciata. Ma è la nostra, molto più che la sua. Come in tutte le civiltà al tramonto, ci si lascia morire, consapevolmente, e lo si definisce pure eutanasia.
      I capi fanno senatrici le concubine, le meretrici, i cavalli e i Razzi, ma nessuno reagisce più. Per quale ragione si dovrebbe reagire, poi? Qui è il "si salvi chi può" e l'unica voluntary disclosure possibile è la franca ammissione che siamo già morti e che non basteranno certo i lazzi, i frizzi e le false sicurezze di un imbonitore di provincia a salvarci da un sistema che si diceva avrebbe divorato se stesso e invece ha divorato - con compiaciuta soddisfazione - tutti noi.
       Funziona persino la più perfetta delle censure: quasi tutti NON hanno il coraggio di fare l'unica constatazione possibile: stiamo dialogando tra di noi nell'aldilà e ancora non si è pienamente manifestato il bambino che dica, ai sudditi/servi silenti: "Ma, il re è morto...!" E noi con lui.

                               Piero Visani