giovedì 18 giugno 2015

Waterloo, 18 giugno 1815, domenica

       Il tema di Waterloo è troppo grande per poter essere ricordato qui. Se avrò tempo, magari lo tratterò nei prossimi giorni.
       Voglio però sfatare un mito: che la Guardia Imperiale si sia immolata per coprire la ritirata dell'esercito francese, come viene ad esempio descritto nel celebre film di Sergej Bondarchuk.
      In realtà, il 1° e il 2° battaglione del 1° Reggimento dei Granatieri a piedi, più comunemente noti come "Gli immortali", non parteciparono al fallito attacco finale della Guardia e rimasero sempre a disposizione dell'imperatore, come riserva estrema. Nel precipitare della situazione, Napoleone si allontanò dal campo di battaglia protetto dai loro quadrati e fu sotto tale protezione che egli venne obbligato ad abbandonare la sua carrozza, bloccata dalla marea dei fuggiaschi, ed a proseguire a cavallo, come risulta dall'immagine di cui sotto.
       Il 1° Reggimento Granatieri a piedi della Guardia Imperiale mantenne sempre una formazione ordinata e di copertura della massa dei fuggiaschi, fino a che il calare delle tenebre non gli consentì il definitivo sganciamento. 
       Furono altri i reggimenti di Granatieri e Cacciatori a piedi della Guardia imperiale a sacrificarsi nella copertura più diretta della ritirata, anche se la celebre imprecazione attribuita al generale Cambronne è sicuramente un mito.

                                 Piero Visani

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