martedì 7 luglio 2015

Londra e... Verona


       Dunque a Londra ci sono ormai più di 250.000 italiani, più che in una città come Verona. Quasi tutti giovani, quasi tutti dotati di una buona preparazione scolastica e accademica. Hanno visto che il loro QI e le loro qualifiche in patria li condannano a un lavoro a tempo determinato che durerà però per un tempo indeterminato (in sostanza, una vita) e hanno deciso di fuggire.
       Qui resteranno i "geni" a gestire la cosa pubblica e i pensionati a votarli. Loro salpano verso il mondo. Fanno bene: stare qui a cercare di cambiare le cose non è impossibile, è solo del tutto inutile. La "prevalenza del cretino", in Italia, non è un dato culturale, è metaculturale. Dunque, se la loro dovesse mai essere una fuga, è di certo una "fuga per la vittoria".
       Che gli dei li proteggano. Lontano dalla madrepatria, in generale gli italiani si comportano molto bene. Rompono il cordone ombelicale con la "terra dei cachi" e danno il meglio di sé. Qui glielo porterebbero via la classe politica, la burocrazia ed Equitalia; ergo, viva l'istinto di sopravvivenza!

                                       Piero Visani