venerdì 28 agosto 2015

"Sympathy for the Devil": 60.000 visualizzazioni!

      Quando iniziai questo blog, l'11 dicembre 2012, lo intesi soprattutto come un esercizio di scrittura terapeutica di tipo personale e forse tale esso rimase, almeno per i primi mesi.
      Successivamente, però, ci presi gusto nel farlo, perché mi consentiva di scrivere tutto ciò che mi veniva in mente e, avendo io una mente alquanto creativa, gli stimoli e le suggestioni sono state molte.
       Da allora sono passati poco più di due anni ed otto mesi, e il blog non ha smesso di ampliarsi, raccogliendo valutazioni lusinghiere, parole di incoraggiamento e soprattutto visualizzazioni, con punte, in alcuni giorni, di addirittura 350 pagine lette (che sono tante per me, ovviamente, non in assoluto).

       Oggi gli sono molto affezionato, come una mia creatura, e - solo pochi giorni fa - le bellissime parole che uno dei massimi storici militari italiani ha speso per commentarlo, non solo nella sua parte storica, ma in assoluto, mi ha fatto molto piacere e riempito di orgoglio.
       Per quanto di indole assolutamente narcisistica, sono lungi dall'autoincensamento e dalla "captatio benevolentiae", per cui mi limito a sottolineare il raggiungimento delle 60.000 visualizzazioni come piccolo traguardo personale, conseguito dando fondo a tutti gli aspetti della mia multiforme personalità e dei miei molteplici interessi.
       Ringrazio tutti i lettori che hanno consentito il raggiungimento di questo piccolo obiettivo, conseguito senza fare ricorso al benché minimo apporto pubblicitario (che non è di mio interesse) e tanto meno avendo a mente considerazioni prudenziali e di "correttezza politica". Sono nato ribelle e, essendo arrivato a 65 anni senza minimamente essere tentato di cambiare, non credo che lo farò per il futuro. Continuerò a scrivere - in tutta serenità - di ciò che mi gusta e mi disgusta. 
       So bene che, proprio a seguito del blog, qualche ostilità anche forte - più spesso personale, più raramente politico-culturale - l'ho suscitata, ma ho messo tutto in conto, anche e soprattutto scrivendo con estrema consapevolezza esattamente quello che ho scritto. Non avessi inteso farlo, non l'avrei fatto.
       Grazie a tutti!

                                         Piero Visani