giovedì 29 ottobre 2015

La "ripresa"


      Il solito supermercato frequentato da mia moglie. L'ennesima anziana colta sul fatto a rubare qualche cosa da mangiare. L'anziana diventa rossa come una bambina timida e poi piange: dignitosamente, ma piange. I clienti in fila alle casse organizzano una rapida colletta, cui partecipano anche le cassiere e addirittura gli uomini della vigilanza interna. I commenti "benevoli" su governi e classe politica si sprecano. L'odio sprizza da tutti i pori. Ne passasse uno per caso di qui, di governanti, magari ci scapperebbe un nuovo e pregevolissimo "caso Prina"...
       Non è per niente bello, del resto, vedere una signora di oltre ottant'anni piangere, per cieca disperazione.
       Mia moglie me lo racconta, con accenti commossi, e mi vengono in mente quei simpatici borghesi che, dall'alto dei loro redditi non sempre onestamente guadagnati, parlano di ristoranti "tutti pieni". E chi ne dubita? Esiste una casta, in questo paese, nel caso non lo sapeste, miei cari illetterati ignoranti, e, del resto, i ristoranti d'élite raramente hanno 150 coperti, per cui non è poi così difficile riempirli...
       Il Louis Antoine de Saint-Just che c'è in me - aristocratico elitario, dunque PER NULLA borghese e amante dei valori della borghesia - sorride: le grandi ingiustizie danno luogo, talvolta, a terribili catarsi e pensare di far fallire qualche pasto di grassi maiali è un fantastico motore di lavoro e impegno quotidiani.

                            Piero Visani