domenica 7 febbraio 2016

La prevalenza dei nani


       "La Francia vive sotto un regime di nani: nani che scrivono sui giornali, nani che popolano i media, nani che fanno politica, nani ovunque. Non che a noi manchino i giganti, ma sono i nani a dettare legge, e a loro importa soltanto opporsi a tutto quello che li supera in altezza - e non ci vuole molto. Queste 'persone di bassa statura' (così vanno ormai definite da qualche anno), trasformano in genio e in capolavoro tutto quello che assomiglia a loro e odiano tutto quello che li supera, anche solo di poco. Si può capire perché le cose in Francia vadano così male" (Michel Onfray, "Pensare l'Islam", Corriere della Sera, Milano 2016, p. 135).

       Com'è ovvio, le parole di Onfray non valgono solo per la Francia, ma per tutta l'Europa. Ne consiglio la lettura, agli italiani, mettendo come musica di sottofondo "Un giudice", di Fabrizio de André, e ascoltandone meglio, a fine lettura del testo di Onfray, le parole...
      Il nano è la figura precipua delle "totaldemocrazie" odierne e piace a tutti, ai governanti ma anche ai governati, la cui statura media è solo un po' inferiore a quella dei nani che hanno eletto...

                                     Piero Visani