martedì 29 marzo 2016

Slideshow

       Ci sono quelle notti in cui frammenti interi di vita ti corrono intorno come uno slideshow. Lo studio è immerso nel silenzio; la casa e quanti la abitano sono immersi nel sonno, e l'unica luce ancora accesa è quella del tuo studio.
       L'emergere dei ricordi è frammentato e frammentario, come luci stroboscopiche, da discoteca, sempre più accelerate. Il tuo desiderio sarebbe improntato alla riflessione e all'analisi, ma la frequenza di quelle luci, molto più che la loro intensità, non ti dà tregua.
       Si illuminano volti, ma si accendono altresì sensazioni, risuonano frasi, spesso sgradevoli. Ti guardano sogni, spesso infranti e, dopo un po', alla tristezza e al nervosismo subentra una strana calma.
        Una voce interiore, chiaramente riconoscibile, quasi ironizza su di te: "Ma come, non la riconosci? E' la tua vita!". Per riconoscerla l'ho riconosciuta, ma non sarei così sicuro che avrei voluto vederla, magari non proprio stasera.
       Un tempo, situazioni del genere potevano costituire lo spunto per un'autentica "fiera dei rimpianti", ma ora non è più così. Ho capito, ho imparato, sono stato anche edotto e sono diventato molto più assertivo. Non che non lo fossi già, ma ora lo sono diventato molto di più. Sono stato aiutato a forgiarmi interiormente, e ne sono uscito rinvigorito. Non che difettassi di autostima, ma avevo addosso qualche sensazione di sconfitta individuale. Mi è passata completamente. Sono stato aiutato a comprendere che non avevo fatto tutto sbagliato o avevo commesso errori più o meno gravi o che non ero riuscito a farmi capire, ma - molto più semplicemente - che non ero stato apprezzato per quel che sono.
       Tutte cose che in fondo già sapevo, ma che, quando ti vengono spiegate dall'esterno, valgono infinitamente di più, specie se si tratta di una spiegazione totalmente disinteressata e non autoreferenziale. E così, mentre il buio scende intorno a me, io sono sorridente e molto più fiducioso che in passato, perché sono stato aiutato a valorizzare una luce sola: la mia. Sono esperienze che non si dimenticano.

                                   Piero Visani