domenica 20 novembre 2016

Alchimie geo-etniche


       Mettete un irlandese (di quelli che non conoscono l'impossibile) a capo di una squadra di rugbisti italiani volonterosi ma scarsamente motivati, e otterrete miracoli.
       Usate motivatori, non strateghi o tattici. Siamo un popolo di cui deve essere ricostituita, partendo da zero, l'aggressività. Di un popolo di pecore non è facile fare lupi ma, con la tecnica empirica del "provando e riprovando", qualche cosa di buono scaturisce sempre. E ricordate sempre che gli spogliatoi migliori sono quelli gestiti non a suon di persuasione, ma di comandi chiari e netti. E, se e quando serve (e serve, oh se serve...!), anche di dure sanzioni. 
       Per quanto noi se ne sia immersi fin sopra la testa, in tragedie, siamo un popolo totalmente privo di senso del tragico. Giusto dunque che qualcuno ce lo insegni, perché è dalle estreme durezze, e non dalle mollezze, che scaturiscono i risultati, tanto più là ove non piovono dal cielo, ma dove occorre andare a prenderseli "spazzando via tutto ciò che non è erba".
       Il più bel gioco del mondo, nonché il più pedagogico: tutto ciò che serve, occorre sempre andarselo a prendere...

                         Piero Visani