giovedì 8 dicembre 2016

In teoria...


       Se poi, come si legge qua e là, Beppe Grillo volesse dirigere il suo movimento verso obiettivi a più ampio spettro, beh potrebbe essere utile tenerne conto. Il nemico principale non è infatti la presunta incompetenza della classe dirigente del M5S (detta poi dagli apologeti della Prima e della Seconda Repubblica, competenti solo nella depredazione di massa, la cosa fa lievemente sorridere...), quanto la sopravvivenza della abominevole classe politica attuale, quella che - con la sua acclarata "competenza" - ha solo mandato in rovina un Paese e un popolo.
       Nel regno dell'orrore pseudopolitico, la più virulenta "antipolitica" è l'unica soluzione che resta al popolo italiano. Il mio dubbio è che Grillo sia realmente e autenticamente in grado di interpretarla e non - come ha fatto lucidamente finora - di incanalarla sterilmente e soffocarla. Ma un buon comico, per quanto mi riguarda, vale molto più di diecimila sussiegosi "dotti, medici e sapienti", specialisti solo nell'irrobustimento del loro patrimonio personale e nel furto di Stato. Senza contare - ma questo è chiaro - che Alessandro Di Battista mi sta molto simpatico, per la sua passione politica, non certo per il suo '"album di famiglia", che proprio non mi interessa.

                      Piero Visani