sabato 22 luglio 2017

Le Grenadier Guards a Inkerman, 5 novembre 1854 (Guerra di Crimea)

       Il 5 novembre 1854, durante l'assedio di Sebastopoli, una forte colonna di fanteria russa esce d'improvviso dalla città della Crimea e si avventa sulle truppe inglesi che la cingono d'assedio. La sorpresa è pressoché totale e il 3° Battaglione delle Grenadier Guards, facente parte della Brigata della Guardia, si trova non solo isolato dal resto delle truppe britanniche, ma pure frammentato in vari piccoli gruppi, di cui uno - composto da circa 100 uomini - si stringe intorno alla bandiera nazionale e a quella reggimentale, contro le quali si accaniscono i russi, dal momento che, all'epoca, la conquista di un trofeo del genere era il vanto di qualsiasi esercito.
      Per il piccolo nucleo delle Grenadier Guards la situazione si fa quasi subito disperata. I due vessilli passano di continuo di mano in mano, visto che i Granatieri che li impugnano vengono quasi subito feriti o uccisi dai russi, bramosi di impadronirsi ad ogni costo soprattutto della bandiera reggimentale, la più ambita.
       Alcuni ufficiali inferiori del battaglione, capitani e tenenti, organizzano a quel punto una disperata offensiva alla baionetta, al prezzo di non poche vite ma anche con il risultato di ricacciare per un po' di tempo i russi e consentire al resto del battaglione ed a reparti francesi di venire in loro soccorso, salvando le due preziosissime insegne.
       Il dipinto mostra il momento in cui le Grenadier Guards fanno rientro nello schieramento inglese da cui erano rimaste isolate, innalzando orgogliosamente le loro bandiere e ricevendo in cambio il tripudio di tutti i reparti britannici presenti in loco.

                        Piero Visani



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