domenica 23 luglio 2017

Storia di un anno

       A due giorni dal mio 67° compleanno, è tempo di fare la storia di questo anno per me sicuramente horribilis, senza dubbio uno dei peggiori anni della mia vita. Molte cose sono andate male, altre peggio, ma la cosa che mi ha ferito di più è stata la pugnalata che mi è stata inferta inopinatamente alle spalle, a livello uman-relazionale, da chi proprio non mi aspettavo potesse farlo.
       Ovviamente sono ormai passati cinque mesi, la ferita è assorbita, le cicatrici quasi a posto, il ricordo vivido ma gestibile. Non ho esigenze particolari, ho troncato ovviamente ogni rapporto, sono scomparso e non credo che riuscirò mai a vendicarmi davvero, anche se la speranza di poterlo fare mi accompagnerà sempre.
       Al tempo stesso, ora che è passato parecchio tempo, non posso che fare i miei sinceri complimenti a chi ha saputo concepire e realizzare con tanta perfidia un atto così nefasto e nefando. Ci voleva tanta nequizie, o tanta follia, per portare a termine un gesto del genere e, poiché sono cavalleresco al punto di riconoscere lucidamente i meriti dei miei nemici (e uso il termine "nemici" non a caso, ma per chiarire la natura dei miei rapporti odierni con tale soggetto), riconosco che è stato concepito e realizzato assai bene, cogliendomi quasi totalmente di sorpresa. Poiché mi pregio di essere una persona attenta e costantemente accorta, deve essere stata una porcata purissima ed egregia per avere avuto successo, del che non posso che rendere merito a chi l'ha freddamente e lucidamente compiuta.
       Scrivo tutto questo ex post, a strade ormai ampiamente divaricate e senza ritorno, e riconoscere i meriti del nemico è un atto che debbo compiere per cercare di continuare a crescere, a migliorare me stesso. Non aver concepito un'ipotesi del genere è stato solo ed unicamente un gravissimo errore mio, che ho debitamente scontato. Non pensavo si potesse scendere tanto in basso e invece mi sono sbagliato.
     Tra due giorni comincerà un nuovo anno della mia vita, che mi auguro non peggiore del precedente. Sono molto tranquillo e sereno. Il mio primo romanzo racconterà una storia assai diversa, molto più bella e gradevole. Costruttiva, non distruttiva. Come tutte le cose che sono solito fare.

                        Piero Visani












       

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