sabato 22 luglio 2017

Un anziano impostore

       Animato da un forte senso dello spettacolo, buon battutista, davanti alle telecamere dà il meglio di sé, specie quando ha due "spalle" come Parenzo e Telese, decisamente inferiori a lui sotto questi punti di vista.
       E' piuttosto abile nel presentarsi come contenitore di tutte le rabbie e le insoddisfazioni degli italiani, e si appressa a ripetere l'ennesimo giochetto: fare il pieno di voti promettendo una "rivoluzione liberale" che mai ci sarà e allestire un governicchio che avrà come ministri tutti i transfughi del suo partito passati a suo tempo con Renzi e ora, per timore di perdere la poltrona, sulla strada del ritorno (ma pronti altresì a ripetere l'operazione inversa, se e quando si renderà necessaria).
       Una delle componenti che ritengo più ributtanti di una religione che già detesto come quella cristiana è la favola del "figliol prodigo", colui che, dopo essersi fatto in vita tutti i cavoli propri, in articulo mortis si pente e cerca il perdono, venendo per di più privilegiato rispetto a tutti quelli che hanno fatto il proprio dovere. 
       E' quanto succederà anche questa volta con alfaniani e compagnia cantante, e il risultato sarà quello di sempre: una compagine magari in grado di vincere le elezioni, visto come ha ridotto l'Italia il PD, ma poi incapace di fare qualsiasi cosa di utile o di propositivo per l'assenza totale di una metapolitica che non si identifichi con quella dell'avversario e ovviamente di un personale politico che non abbia solo la consistenza di un Alfano...
     Nel corso del programma televisivo di ieri sera su La7, il buon Silvio Berlusconi ha cantato le lodi dei suoi governi; ha elogiato l'amicizia stretta con Gheddafi a fini di protezione delle frontiere dai migranti e, quando gli è stato giustamente rinfacciato COME sia finita quell'amicizia (vale a dire con Gheddafi sepolto dalle bombe lanciategli contro dalla NATO e dunque anche dall'Aeronautica Militare italiana), come sempre ha fatto appello a una condizione obbligata, impostagli dall'esterno, senza minimamente soffermarsi sul fatto - in verità fondamentale - che tale condizione potrebbe essere ricreata (artatamente o meno) ancora migliaia di volte e lui, ogni volta, chinerebbe ovviamente il capo...
       In ogni caso, uno spettacolino divertente, gestito con la solita abilità da entertainer, e saturo di promesse di ogni genere, compresa l'adozione della flat tax. E' mancata la promessa più attesa da molti italiani, la mitica "più pilu per tutti", e tuttavia, trattandosi di Berlusconi, è chiaro che i telespettatori erano ovviamente sollecitati a darla per implicita...
       Che dire? Questo è il centrodestra italiano, ovvero "Sopra e sotto il vestito, niente...!". Viene in mente il celebre commento del Duca di Wellington al suo Stato Maggiore la sera prima di Waterloo, nel mentre conduceva un'accurata ispezione dello schieramento francese. Un subaltermo gli chiese un parere su quello che sarebbe potuto accadere il giorno successivo e il Duca fu facile profeta, forte di quello che era accaduto nei lunghi anni (1807-1814) delle sue campagne contro i francesi in Spagna e Portogallo: "Verranno avanti alla solita vecchia maniera, e noi li batteremo alla solita vecchia maniera!"
       "En avant, Centre-Droite, en avant...!"

                       Piero Visani





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