giovedì 24 maggio 2018

Piero Visani, "Storia della guerra dall'Antichità al Novecento" - Recensione 3

       Non è facile trovare un libro che parli di un argomento all’apparenza ostico e sgradevole come la storia della guerra che si rivela invece piacevolissimo, simpatico, assai godibile nella lettura.
       Lo ha scritto un personaggio poliedrico, storico, scrittore, pubblicista, conferenziere, dotato di una profonda conoscenza militare, Piero Visani. L’autore, ghost writer fra l’altro degli interventi del Presidente Cossiga, ha insegnato al Centro Alti Studi della Difesa e ha pubblicato già altri libri di carattere militare. In questo, pubblicato recentemente da Oaks Editrice (Milano), prende in esame i conflitti e le maniere di combattere sviluppatesi nel corso dei secoli. Il titolo “Storia della Guerra dall’Antichità al Novecento” non tragga in inganno. L’articolazione si svolge in ventisette brevi capitoli, ognuno dei quali tratta un periodo storico diverso (il periodo greco, il mondo romano, l’impero bizantino …) o un argomento specifico (i condottieri, la rivoluzione francese, le guerre coloniali, la guerra navale …).
       E’ quindi una storia divulgativa, scritta in maniera piana ma precisa, con numerosissimi e dotti riferimenti bibliografici per coloro che hanno piacere di approfondire determinati settori.
       Come linea conduttrice viene evidenziata l’immanenza della guerra come fenomeno legato alla natura umana e la considerazione che né religione né filosofia né sistemi politici siano mai riusciti ad evitarla. E’ interessante prendere atto di come i progressi sociali, politici, industriali, etici abbiano variato strategie e modalità di condotta della guerra e delle operazioni.
       E’ quindi un libro agile, colto ma non pedante, istruttivo e pieno di stimoli interessanti. E’ una lettura piacevole per chi vuole mantenersi aggiornato sulla storia ed anche un regalo ideale per giovani universitari che vogliano approfondire la loro conoscenza storica ed avere alla mente il cammino che questa nostra povera umanità ha compiuto negli ultimi millenni.

                                      Giorgio Blais




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